Arelli Real Estate propone in “Casa Biscaldi “sec. XVI -luxury Real Estate Esclusivo immobile nel cuore vivo del Centro Storico di Novara, dove regna il silenzio e il passaggio veicolare risulta quasi del tutto impercettibile; ed è proprio qui, al piano nobile di un elegante e storico stabile residenziale proponiamo appartamento Esclusivo di mq 230 curatissimo e realizzato con materiali di pregio , perfettamente ristrutturato. Lo stabile a due passi dalla Cupola Di San Gaudenzio , affaccia su un bellissimo e grande giardino piantumato così come l'alloggio. Il portone di accesso, antico e maestoso con cancello in ferro battuto donano alla residenza una eleganza ed importanza che merita. I materiali passando dai parquet posati a lisca di pesce a marmi di Carrara per arrivare a splendidi soffitti affrescati. Completa la proprietà di un box doppio e due cantine di cui una a temperatura controllata. NOTE STORICHE CASA BISCALDI SEC:XVI Via Bescapè Novara Il fabbricato sito in Via Carlo Bescapè 2 bis,4,6 a Novara è stato edificato alla fine del XVI inizio XVII secolo. All'epoca delle elezione a Vescovo di Novara di Monsignore Carlo Bescapè (1550/1615) il cui ingresso avvenne il 30 Maggio 1593 , esisteva già una vecchia chiesa di San Marco , eretta in Parrocchia nel 1.491 e nel 1.591 unita a quella di San Marco. Il Bescapè subito all'inizio del suo vescovato chiamò a Novara i Barnabiti ordine dal quale proveniva e del quale era stato Generale, ai quali cedette la vecchia chiesa di San Marco con l'incarico di edificarne una nuova. Lo stanziamento definitivo dell'Ordine avvenne nel 1599 ed è presumibile che tale data fosse già iniziata la costruzione del convento, attiguo e comunicante con la nuova chiesa , sull'area compresa tra essa , la casa poi chiamata Baldi , ora Banca d'Italia , e la Contrada del Coro di San Gaudenzio , ora Via Bescapè. Autore dei disegni della chiesa e molto probabilmente anche del convento fu il barnabita P. Ferrari. L'ordine religioso rimase attivo e proprietario del complesso edilizio fino al 1798 quando le truppe repubblicane francesi occuparono per la prima volta la città di Novara. Esse confiscarono ai Barnabiti la chiesa di San Marco e la destinarono a sede di riunioni politiche bisettimanali e in seguito a biblioteca pubblica . Il convento fu invece mantenuto e le funzioni religiose furono tenute privatamente nell'oratorio interno. Al riguardo è ipotizzabile che questo oratorio fosse situato ove è attualmente l'androne del N.6, sia per la sua struttura sia perché la relativa scala è opera del XIX secolo. In allora infatti il convento non aveva ingresso carraio nell'attuale Via Bescapè e quello pedonale principale era al N.4 , dove la scale è dotata di ornamenti d'epoca. Nel 1810 il governo napoleonico soppresse gli Ordini religiosi e il convento fu confiscato ai Barnabiti e passò al Demanio del napoleonico Regno d'Italia. In conseguenza il Demanio vendette lo stabile al Sig. Giovanni Camillo Gola che passò di proprietà in proprietà fino ad arrivare all'Avvocato Luigi Biscaldi , che lo tenne fino alla sua morte avvenuta nel 1943 , quando per successione testamentaria passò ai figli Dott. Carlo e Dott. Pier Giuseppe Biscaldi .Deceduto quest'ultimo nel 1945 , per successione legittima passò in proprietà , oltre che al citato fratello ,anche alla sorella Maria Rosa Biscaldi. Infine nel 1967 la proprietà è stata trasferita alla Investimenti Novara Ticino S.a.s che nel 1989 si fuse per incorporazione nella Conservatorio S.R.L. avente appunto sede in Via Carlo Bescapè a Novara.